La modifica della disciplina del canone patrimoniale (CUP) applicabile alle infrastrutture di telecomunicazione ubicate su aree comunali, operata attraverso l’introduzione del comma 831-bis del DL 77/2021, sta generando importanti perdite di gettito per i Comuni interessati.
In particolare, pur nella notevole diversificazione dei regimi contrattuali e di prelievo, l’applicazione del canone forfettario di 800 euro, ha ridotto del 90% il valore medio del gettito ritraibile da un singolo impianto.
Alle difficoltà finanziarie sopracitate, si aggiungono le “pretese” di alcuni operatori economici del settore che, interpretando a loro esclusivo favore la nuova disposizione, hanno avviato massicce iniziative di “sollecito” ai Comuni, tese a rinegoziare/modificare/estinguere assetti contrattuali anche riconducibili all’agire privatistico degli enti locali.
A tal fine si allega nota di chiarimento finalizzata a fornire utili orientamenti agli enti interessati.
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