Si comunica che con provvedimento dirigenziale del 22 febbraio 2023, si è provveduto ad erogare il contributo assegnato con decreto del Ministero dell'interno del 28 ottobre 2022, diffuso sul sito internet della Direzione Centrale per la Finanza Locale nella sezione “I DECRETI”.
Il pagamento è stato sospeso, ai sensi dell’articolo 161, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000 n.267 (TUOEL), nei confronti degli enti locali che non sono in regola con la trasmissione alla banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP) dei documenti contabili, come previsto dal decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 12 maggio 2016, nonché nei confronti degli enti che non hanno adempiuto alla trasmissione del questionario SOSE. Il pagamento a favore di detti enti locali sarà disposto solo dopo che gli stessi avranno provveduto a regolarizzare la propria posizione, rimuovendo le cause di sospensione del medesimo.
Sono momentaneamente esclusi dal pagamento tutti gli altri enti, potenziali beneficiari del contributo a seguito dello scorrimento della graduatoria, che, alla data del 6 febbraio 2023, non hanno proceduto all’affidamento della progettazione come previsto all’articolo 3 del citato decreto del 28 ottobre 2022. Il controllo viene effettuato sul sistema di “Monitoraggio delle opere pubbliche” ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, dove gli interventi sono classificati come «LB 2020_comma 51_SVILUPPO CAPACITA’ PROGETTUALE_anno 2023», nell’ambito della “Banca dati delle amministrazioni pubbliche – B.D.A.P.
Per questi ultimi enti locali è richiesto, entro e non oltre il 15 aprile 2023, di adottare i correttivi necessari, ove possibile, affinché dal monitoraggio sulla BDAP la propria posizione risulti di adempienza (dall’attuale colorazione in rosso a colore verde).
Dopo la data del 15 aprile 2023, verrà effettuata un’ulteriore verifica su BDAP e per gli enti locali che risulteranno adempienti sarà disposto il pagamento del contributo assegnato mentre tutti gli altri enti ancora inadempienti saranno considerati “non più beneficiari” del contributo stesso.
Si rammenta che le risorse finanziarie stanziate per le finalità in esame sono fondi nazionali e non rientrano nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
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