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NUOVE REGOLE PICCOLE OPERE - EX PNRR

PNRR E SVILUPPO DEL TERRITORIO PICCOLE OPERE - EX PNRR

Ultima modifica: 28-02-2024 12:28

Le Piccole Opere dei Comuni uscite dal Pnrr, per riprendere i vecchi stanziamenti nazionali, hanno nuove regole procedurali.

Il 31 dicembre 2025 è il termine unico di esecuzione per le opere finanziate dal 2020 al 2024. Le nuove regole includono l’utilizzo dei ribassi entro sei mesi dal termine dei lavori, sanzioni che prevedonola revoca dei contributi e la conferma di Regis come sistema di monitoraggio e rendicontazione. Tutti i CUP relativi al 2020-2024 dovranno essere inseriti in Regis entro il 30 aprile, pena la revoca del contributo.

Il decreto Pnrr conferma il termine del 15 settembre di ciascun anno di riferimento per l’aggiudicazione dei lavori. Ai Comuni che non hanno rispettato la scadenza di aggiudicazione dei lavori, il contributo relativo alle annualità dal 2020 al 2023 sarà revocato, in tutto o in parte, con decreto del ministero dell’Interno entro il 31 maggio. Con lo stesso Dm saranno revocati anche i contributi alle amministrazioni che, entro il 30 aprile, non avranno inserito tutti i Cup nel ReGis. Per il 2024, la revoca agli enti che non aggiudicheranno entro il 15 settembre sarà formalizzata con decreto del Viminale entro il 14 novembre.

Per le annualità dal 2020 al 2024 è previsto un termine unico di aggiudicazione dei lavori entro il 31 dicembre 2025, il cui mancato rispetto comporterà la revoca del contributo con Dm da emanarsi entro il 30 giugno 2026.

Entro sei mesi dal collaudo o dalla regolare esecuzione, i Comuni sono tenuti ad alimentare integralmente il sistema Regis,anche i Comuni destinatari dei contributi che abbiano già provveduto alla rendicontazione dei progetti in ReGis : il mancato rispetto degli obblighi comporterà il recupero dei contributi erogati. Questa rendicontazione esonera dall’obbligo di presentazione del rendiconto delle somme ricevute di cui all’articolo 158 del Testo unico degli enti locali.

All’avvenuta aggiudicazione dei lavori, verificata attraverso il ReGis, i Comuni riceveranno il 50% del contributo, mentre il resto è subordinato all’invio del certificato di collaudo/regolare esecuzione.

I risparmi derivanti da eventuali ribassi d’asta, vincolati fino al collaudo/regolare esecuzione, possono essere utilizzati per nuovi investimenti nel rispetto delle finalità delle piccole opere, a condizione che gli stessi vengano impegnati entro sei mesi dal collaudo.