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Creare sinergie tra strategie europee per una transizione consapevole delle comunità montane e rurali: buone pratiche e nuove idee nelle aree test della Regione Valle d’Aosta

 

Dal 5 al 7 marzo si è svolto in Valle d’Aosta il terzo incontro del progetto Interreg Alpine Space SmartCommUnity.

L’obiettivo è stato quello di approfondire le metodologie e conoscere le buone pratiche territoriali dedicate alla creazione di comunità “smart”, sostenibili e resilienti sulle Alpi grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali, con particolare riferimento alle aree test del Gran Paradiso e del Mont Avic.

Il partenariato di progetto, composto da 12 partner provenienti da 6 Stati (Austria, Italia, Francia, Germania, Slovenia e Svizzera) ha incontrato gli stakeholder delle aree test della Regione Valle d'Aosta, i giovani studenti delle scuole superiori partecipanti al progetto Montagna 4.0, membri del Consiglio Giovani di EUSALP e rappresentanti dei progetti europei More than a village (Central Europe) e Smart ERA (Horizon Europe) per dialogare su punti di vista e idee per comunità rurali e montane più intelligenti, più inclusive e attraenti.
A presentare i frutti sono stati i Giovani scolastici del progetto “Montagna 4.0 – FUTURe ALPS”, che comprende 250 studenti provenienti dalla Valtellina (Regione Lombardia), dalla Regione Valle d'Aosta, dal Trentino (Regione Trentino Alto Adige) e dalla Carnia (Regione Friuli Venezia Giulia). del loro percorso formativo a contatto con imprenditori locali dedicato ai temi della sostenibilità ambientale, del turismo, dell'innovazione nelle regioni montane. I membri dei tre progetti europei si sono confrontati con i ragazzi con domande, suggerimenti e “incoraggiamenti” a proseguire le attività intraprese.
I tre partner del progetto si sono concentrati sulla definizione di comunità intelligente a livello europeo come punto di partenza comune per elaborare nuove metodologie, migliori pratiche e raccomandazioni politiche attraverso anche il collegamento con altre strategie macroregionali. Grazie al workshop “Introduzione alla “lettura sistemica” per una comprensione approfondita di casi di studio e buone pratiche” i partner hanno esplorato le metodologie e gli approcci più efficaci per raggiungere gli obiettivi del progetto.

La seconda giornata è stata dedicata alla scoperta delle buone pratiche messe in atto da Fondation Grand Paradis grazie a progetti di cooperazione interregionale, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, scelto come Area Faro dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta. Luisa Vuillermoz, direttrice della Fondation Grand Paradis, ha presentato al partenariato soluzioni innovative applicate al turismo sostenibile: tra le buone pratiche presentate, l'app Visit Gran Paradiso ha accompagnato il gruppo nella visita al Villaggio Minatori di Cogne e alle cascate ghiacciate di Lillaz. I partner hanno potuto conoscere il Gran Paradiso Film Festival, in particolare la sezione GPFF Online, hanno vissuto l'ascesa virtuale al Gran Paradiso con la stazione “Gran Paradiso VR – L'esperienza della natura” e hanno testato le e-MTB dei progetti “ITER” e “Rêve” per la mobilità sostenibile. La Fondazione, attraverso il progetto SmartCommUnity, intende raggiungere nuovi obiettivi attraverso gli strumenti digitali: altre esperienze virtuali altre esperienze virtuali per far conoscere le bellezze naturali del Parco Gran Paradiso e una creazione di un assistente digitale, utilizzando l'intelligenza artificiale, che possa garantire la promozione turistica e consapevolezza ambientale. Inoltre, tutti i partner del progetto hanno presentato le proprie attività nelle aree test Lighthouse e nelle aree test Follower mirate alla transizione intelligente con metodologie e approcci innovativi che coinvolgono gli stakeholder per renderli protagonisti di questo cambiamento. Rocco Scolozzi (partner-fondatore della startup -skopìa Anticipation Services, membro dell'Associazione dei futuristi professionisti e della System Dynamics Society) ha coinvolto il Consorzio in un workshop partecipativo sui megatrend che ha aiutato i partner a concentrarsi sui possibili scenari futuri.

Il terzo giorno i partner hanno visitato il Parco Naturale del Mont Avic e l'Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. Daniele Stellin, direttore del Parco regionale del Mont Avic, ha illustrato le tecnologie utilizzate nel parco e le iniziative in corso anche attraverso il supporto di audioguida e QR code presenti in loco. Accompagnati da un ranger del parco, i partecipanti hanno testato l'app iNaturalist e i sensori utilizzati per rilevare i numerosi passaggi. Il Centro Visite del Parco Mont Avic di Covarey ha ospitato gli ultimi workshop di progetto volti a supportare lo sviluppo di iniziative innovative nelle aree pilota del progetto. Infine, nell'Area Megalitica, il gruppo ha potuto provare i nuovi visori per la realtà virtuale per tornare indietro fino a 4000 anni nel tempo grazie alle tecnologie digitali.

“La tre giorni in Valle d’Aosta ci ha consentito di sviluppare il percorso di crescita del progetto destinato all’efficientamento digitale e ‘smart’ di piccoli comuni dell’entroterra – commenta Pierluigi Vinai, direttore generale di Anci Liguria – Dalle buone pratiche dei partner abbiamo colto ottime idee da poter riproporre, coinvolgendo l’area pilota ligure di Cogorno, per potenziare qualitativamente l’offerta digitale di servizi per i cittadini. Anche se in Liguria non è semplice – poiché conosciamo bene le difficoltà quotidiane degli enti locali, ad esempio quelle relative alla banda ultra larga – sappiamo che ‘smart’ non vuol dire soltanto ‘digitale’ bensì sviluppo di capacity building della Pa e dei Comuni, che devono riuscire a crescere a prescindere dalle difficoltà causate dalla burocrazia, guardando alle proposte e buone pratiche dell’Europa, guardando chi sta avanti”.

 

 

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