Anci e UPI hanno chiesto al Governo la proroga del termine per la deliberazione dei bilanci di previsione 2026-2028 degli Enti locali.
La richiesta, indirizzata ai Ministri dell'Interno, Matteo Piantedosi, e dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, mira a spostare la scadenza ordinaria del 31 dicembre al 28 febbraio 2026.
Anci e UPI motivano l'istanza con diverse difficoltà e incertezze che rendono complesso rispettare il termine di fine anno:
incertezza normativa: l'inevitabile incertezza sui contenuti e l'applicazione delle norme già inserite nel DDL Bilancio 2026, oltre a quelle attese in fase di approvazione della Legge di Bilancio;
ritardi nei fondi: la consueta complessità legata alla determinazione e al riparto dei principali fondi, il Fondo di solidarietà comunale e il Fondo sperimentale di riequilibrio, che non ha permesso la pubblicazione tempestiva dei dati relativi al 2026;
assegnazioni importanti: si segnalano anche notevoli ritardi nella determinazione di assegnazioni cruciali, come quelle relative all'assistenza minori (affidamenti per sentenza e sostegni scolastici).
Anci e UPI, pur evidenziando una crescente tendenza degli Enti a rispettare i termini ordinari negli ultimi anni, sottolineano che una breve dilazione come quella richiesta garantirebbe l'utile flessibilità necessaria.
Le Associazioni chiedono di esercitare la facoltà di proroga prevista dall'articolo 151 del TUEL, stabilendo in sede di Conferenza Stato Città che il 28 febbraio 2026 sia un termine non più rinviabile.