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Legge Montagna: Anci frena in Conferenza Unificata. Anci Liguria: “Due mesi fa non eravamo dei visionari”

 

E’ necessario un confronto con i Comuni per migliorare il testo della legge della Montagna, che garantisca una piena finalizzazione delle risorse e della normativa agevolata in favore di quei tanti Comuni situati in aree montane e in condizioni di fragilità. Questa la motivazione con cui Anci non ha votato il testo di legge in sede di Conferenza Unificata, chiedendo il rinvio del provvedimento e il coinvolgimento dell’Associazione nel futuro confronto che ci sarà con i presidenti delle Regioni.

Questo è quello che Anci Liguria chiedeva da tempo: un tavolo Regioni-Anci regionali di confronto e decisione condivisa a livello locale.

La nuova normativa Calderoli definisce "Comune montano" chi soddisfa contemporaneamente i requisiti di altitudine (600m) e pendenza (20%) su ampie porzioni di territorio, oppure chi supera un'altimetria media di 500m. È previsto inoltre il recupero dei comuni "interclusi", ovvero territori circondati da zone montane che, pur avendo parametri inferiori, vengono inclusi per continuità geografica.

L'applicazione dei nuovi criteri è destinata a ridisegnare la mappa delle aree montane in Liguria, dove il numero di Comuni montani scenderebbe da 166 a 106. Una perdita di ben 60 enti, che solleva interrogativi sulle future politiche di sostegno e sulle opportunità per questi territori declassificati. Situazione, peraltro, già migliorata rispetto alla prima bozza, grazie al tempestivo intervento di Anci Liguria e al prezioso lavoro dell’assessore regionale Alessandro Piana.

“Ringrazio Anci nazionale per aver chiesto un approfondimento – commenta il Presidente di Anci Liguria Pierluigi Peracchini – Come Anci Liguria avevamo manifestato questa preoccupazione mesi fa, che si è rivelata fondata. Ci aspettiamo, ora, di essere coinvolti nel confronto con le Regioni”.

“Non eravamo dei visionari a fine ottobre, quando abbiamo inviato una lettera ufficiale al ministro Calderoli e al presidente Anci Manfredi, chiedendo formalmente di rivedere i criteri denunciando pubblicamente che, altrimenti, il numero dei comuni montani in Liguria sarebbe crollato – afferma il Direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai – Auspichiamo che Anci venga coinvolta nel percorso di miglioramento e finalizzazione del testo normativo nel confronto con le Regioni”.

 



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