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Peste suina africana: le buone pratiche di Anci Liguria diventano modello per le altre regioni

 

La peste suina africana, che inizialmente interessava soltanto i territori del Piemonte e della Liguria, si è estesa oggi, oltre al Lazio, anche in Lombardia, Emilia-Romagna, Campania e Calabria.

La problematica è diventata d'interesse nazionale, tanto è che ha visto scendere in campo Anci nazionale, la quale ha chiesto un incontro ad Anci Liguria per fare il punto della situazione.

Alla riunione, organizzata da Anci Liguria, ha partecipato anche la struttura commissariale per l'emergenza psa del Ministero della Salute.

Tra le intenzioni del commissario straordinario per l’emergenza peste suina africana, Vincenzo Caputo, vi è quella di estendere le modalità di approccio alla problematica adottate da Anci Liguria agli altri territori infetti.

Il direttore Pierluigi Vinai ha raccontato l'esperienza ligure, fatta di numerosi incontri organizzati per istruire i Sindaci e allo stesso tempo ascoltarne le esigenze e le richieste di deroghe alle restrizioni, ma anche di una mole cospicua di documentazione semplificata e prontuari con le istruzioni necessarie per affrontare al meglio il contenimento e l'eradicazione della malattia (QUI un esempio). 

L'operato di Anci Liguria nell'affrontare l'emergenza mettendo a disposizione dei Sindaci e delle comunità locali tutti gli strumenti utili per evitare la diffusione della malattia è stato riconosciuto a livello nazionale e costituisce, dunque, una buona pratica che il commissario Caputo vuole estendere a tutte le regioni italiane coinvolte.

 

 

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