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Rischio incendi: le raccomandazioni del Ministro della Protezione civile e Vademecum Anci

 

In vista delle attività antincendio boschivo (Aib) della stagione estiva 2025, il Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare ha diramato le consuete raccomandazioni per un più efficace contrasto agli incendi boschivi in zone d’interfaccia urbano, rurale ed ai rischi conseguenti.
La nota riconosce l’importanza del ruolo dei Sindaci e delle Amministrazioni comunali, in qualità di autorità territoriali di protezione civile, nell’organizzare le risorse secondo la pianificazione territoriale e nel promuovere misure di prevenzione, previsione e pianificazione da attuare sul territorio.
Nel dettaglio, la nota richiama, tra le attività di competenza delle Amministrazioni comunali: l’attività di informazione alla popolazione sui livelli di rischio presenti e le norme di comportamento da adottare, sensibilizzazione e di stimolo degli Enti e delle Società che gestiscono le infrastrutture, ad applicare le misure in materia di catasto delle aree percorse dal fuoco, previste all’art. 10, comma 1, della legge 21 novembre 2000, n. 353, anche avvalendosi delle aree rilevate e rese disponibili dall’Arma dei Carabinieri, l’applicazione di ogni azione necessaria a potenziare ed ottimizzare l’organizzazione ed il coordinamento dei volontari appartenenti alle Organizzazioni di volontariato, incentivare le attività, destinate anche alle associazioni di categoria (segnatamente imprese agricole), di prevenzione, tra cui quelle non strutturali, che rappresentano un ottimo strumento per la riduzione del rischio di incendi boschivi.
Nella nota diramata si richiede, inoltre, la collaborazione tra Comuni e Amministrazioni regionali al fine di predisporre e aggiornare i Piani comunali o intercomunali di protezione civile, anche di carattere speditivo, con particolare riferimento al rischio di incendi in zone di interfaccia urbano-rurale, oltreché nella definizione delle procedure di allertamento del sistema locale di protezione civile nella mappatura del territorio, secondo i diversi livelli di rischio e nelle attività di informazione alla popolazione nonché raccomandando la promozione dell’elaborazione di specifici piani di emergenza per gli insediamenti, le infrastrutture e gli impianti, prossimi ad aree boscate o vegetate suscettibili all’innesco.
Si sottolinea il ruolo del D.L. n. 120/2021 nel rafforzare la capacità operativa della protezione civile e il coordinamento della governance a diversi livelli; in questo contesto, il Dipartimento per la Protezione civile continua a svolgere attività di previsione delle condizioni di suscettività all’innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi attraverso il bollettino di previsione nazionale degli incendi boschivi.
Spetta anche al Dipartimento l’assicurare il concorso della flotta aerea antincendio dello Stato, svolgere il monitoraggio e la vigilanza delle situazioni emergenziali al fine di garantire collaborazione ed assistenza, a raccordare le attività nazionali ed extra nazionali e garantire le attività della Cabina di regia permanente antincendio boschivo.
Con la nota si auspica che regioni e province autonome ai sensi della legge n. 353/2000 siano attive nell’organizzare i propri sistemi antincendio boschivo, sia in termini di risorse umane che di mezzi, nell’ottica di garantire la maggior efficienza possibile consentendo adeguati livelli di risposta a salvaguardia del patrimonio naturale ed ambientale, nonché a tutela della privata e pubblica incolumità.
L’Anci ha realizzato, insieme al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, il Vademecum per la protezione delle abitazioni a rischio degli incendi di interfaccia, che i Comuni potranno divulgare sul territorio.

 

  • Raccomandazioni del Ministro della Protezione civile PDF 2545 Kb


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