Il Comune di Genova, in collaborazione con Asl 3 e Anci Liguria, presenta un bilancio molto positivo a quasi un anno dall'avvio del progetto "Nuove prospettive: il modello Genova tra interazione e cura", finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027. L'iniziativa, nata a settembre 2024, si rivolge ai minori stranieri non accompagnati (msna) e a quelli in condizione di vulnerabilità psico-sociale, e si è rivelata una risposta concreta e innovativa a bisogni emergenti sul territorio.
Il progetto si basa su un approccio multidisciplinare e integrato, con l'obiettivo di rafforzare i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari dedicati a questa fascia di popolazione. Un elemento cardine è l'ambulatorio sperimentale di presa in carico attivato a Villa Bombrini, che rappresenta un'esperienza unica nel panorama italiano. Qui, un'équipe di medici, infermieri, assistenti sanitari e mediatori culturali svolge un primo screening sanitario, individuando precocemente eventuali patologie e garantendo le coperture vaccinali necessarie.
Parallelamente, un team di specialisti, tra cui neuropsichiatri infantili, psicologi ed educatori, offre un supporto continuativo con un approccio psicotraumatologico e transculturale, essenziale per affrontare le complessità emotive e psicologiche legate ai percorsi migratori.
A oggi, il progetto ha già superato i target inizialmente previsti, dimostrando l'efficacia del modello. In meno di un anno, sono stati presi in carico oltre 250 ragazzi. I dati raccolti indicano che circa il 10-11% di loro ha avuto bisogno di una presa in carico socio-sanitaria specialistica, a riprova dell'importanza di un intervento tempestivo e mirato.
Il lavoro di squadra tra le istituzioni ha permesso di colmare una lacuna nella risposta ai bisogni di questi minori, in particolare in termini di prevenzione e tutela. Oltre all'attività clinica e di supporto, il progetto si impegna nella formazione degli operatori, promuovendo lo sviluppo di competenze interculturali e transculturali, fondamentali per una gestione efficace e sensibile di casi complessi.
La missione del progetto continua, puntando a consolidare i risultati raggiunti e a rendere il modello genovese una buona prassi trasferibile ad altri contesti, in un'ottica di costante miglioramento della cura e dell'accoglienza.
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